venerdì 3 giugno 2011

Matteo manca di tecnologia?! OUT!


Pare che questo sia il post che deve seguire "Italiani all'avanguardia", non fosse altro che:
1) per i commenti
2) perchè la cara Giulia mi ha inviato qualcosa che non posso fare a meno di condividere

Inizio dicendo che qualche sera fa mentre ero a cena in un ristorante (grande Manuela!) guardavo due bimbi di 10 anni circa giocare a tavola con l'ipad del padre (intento a "falcare" - come si dice in zona - la poveretta di turno!)...non sono i primi a cui vedo fare una cosa del genere, ne ho visti diversi giocare con nintendo ds, psp piuttosto che col cellulare dei genitori...ma dico io...ma chiaccherare piuttosto che colorare, piuttosto che giocare a...che ne so...chi ha più wurstel sulla pizza?!? ok...ok...non sono genitore e nn ho diritto di parola!

Corretto è dire che il rischio che stiamo correndo  in questo momento di "tecnologia a tutti  i costi" è quello di perderci le relazioni umane, di sostituire la vita reale con quella virtuale...un tempo c'era il/la penpal, c'era il piacere di scegliere la carta da lettere giusta per scrivere all'amichetta del cuore e che soddisfazione piegare il foglio, metterlo nella bustina e consegnarlo a mano o affidarsi alle poste italiane (ok...ok...non apriamo dibattiti sulle poste italiane!)....oggi si va di sms, mms, mail, si adottano sistemi di instante messaging.
Un tempo se ci si doveva vedere il sabato sera con la comitiva, partiva il giro di chiamate per capire chi veniva e chi pregare di venire (!) oggi sento spesso "oh, ma Matteo non c'è stasera" risposta " e no, gli ho scritto su facebook (piuttosto che gli ho mandato un sms o una mail) che ci si vedeva qui alle 21 a cena ma non mi ha risposto!"...ma dico io...ma metti che il povero Matteo non ha proprio acceso il pc? Metti che non aveva credito sul cellulare e non poteva rispondere?!? Ma fargli una chiamata proprio non si poteva?! Ecco, il povero Matteo s'è perso la cena, tagliato fuori perchè "pecca di tecnologia"! magari era a fare un giro con la sua ragazza e non aveva voglia di star dietro al pc, ne aveva voglia di controllare sul suo smartphone se erano arrivate mail...insomma...'zzi suoi!
La domanda adesso è lecita...è giusto mettere al bando i pochi momenti  tranquilli che abbiamo perchè è necessario essere online col mondo intero 24 ore su 24? Se il mondo ti richiede continuamente di correre tecnologicamente per non restare fuori, è giusto stare ad ascoltarlo? Certo è ke il giusto ed il troppo lo decidiamo noi, ma se attorno a noi va avanti così?

Riporto di seguito un articolo della Repubblica (inviatomi dalla cara Giulia) che mi ha fatto sorridere tanto:
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Vivi tra smartphone e laptop?
Calcola la tua dieta digitale

Il libro di un critico hi-tech americano spiega come come spezzare la dipendenza dai gadget e riguadagnare equilibrio nella vita. Anche perché, spiega un'autorevole ricerca, il multitasking alla lunga è nocivo dal nostro inviato ANGELO AQUARO

NEW YORK - Vi siete mai chiesti quanto e-pesate? No, non quanto pesate davvero: chilo più chilo meno quello dovremmo saperlo tutti. Ma quanto pesate invece sul web. Nell'uso dei gadget. Nell'uso dell'elettronica. Non è un'idea peregrina di questi - scusate il gioco all'Eta Beta - e-tempi. E anzi una risposta diventa indispensabile se ricadete positivamente in almeno due delle cinque domande che l'e-critico più famoso d'America, Daniel Sieberg - la tecnofirma che s'è divisa negli ultimi anni tra Cnn e Cbs, Abc e Washington Post - pone in un libro ora in uscita. E chiamato senza mezzi termini "La dieta digitale: come spezzare la vostra dipendenza digitale e riguadagnare equilibrio nella vostra vita". Siete pronti? Uno: vi scappa mai di tirar fuori il vostro cellulare se qualcun altro vi sta parlando? Due: vi è mai capitato di mandare un sms o guardare l'email mentre vostro figlio vi sta raccontando quello che gli è successo a scuola? Tre: avete mai l'impressione che qualcosa non vi sia accaduta davvero fino a quando non l'avete postata su Facebook? Quattro: la lucina che lampeggia sul Blackberry vi fa palpitare il cuore? E infine la domanda più terribile che vi getterà quasi sicuramente nella frustrazione: vi è mai capitato di ritrovarvi con la vostra compagna o il vostro compagno senza proferire una parola perché siete entrambi immersi sul computer o sul cellulare?

Direte: è l'e-vita. Ma appunto: che vita è? Che vita è diventata... Peccato che con tutte
le buone intenzioni del mondo uscirne è difficile. Per almeno tre motivi principali. Il primo è che se vi siete finiti dentro probabilmente vi piace - e questa è la caratteristica di ogni dipendenza: dal fumo all'alcol. Il secondo è che lì fuori è pieno di fondamentalisti all'incontrario: quelli per cui dovreste smettere per sempre e tornare a come mamma natura ci ha creati - beandovi dell'aria fresca e del canto degli uccellini. Il terzo motivo è il più complesso. Chi l'ha detto che siete sovra-e-ppeso? Come fate a sapere se e-pesate troppo? Dice bene l'esperto Sieberg: non c'è una tabella delle calorie sul vostro iPhone o sul vostro computer. Non c'è il Body Mass INdex - l'Indice di massa corporea - su cui confrontare la vostra e-tonicità.

Così il Washington Post dell'establishment americano - il quotidiano che finisce nella mazzetta di ogni opionion maker - fornisce adesso un vero e proprio decalogo (per la verità si tratta di undici punti) con cui confrontare la vostra dipendenza dalla tecnologia: calcolando il vostro e-peso. Il metodo è semplice ma efficace. Si tratta di assegnare tot punti a ogni oggetto tecnologico che possedete: dal cellulare al pc passando per il tablet. E alla fine calcolare in quale categoria di e-peso rientrate: bassa, media o alta? Sta a voi a questo punto seguire i consigli dell'e-dietologo. Le ricette andranno personalizzate a seconda delle vostre esigenze. Ma se non volete ricadere appunto nel fondamentalismo all'incontrario cominiciate a disintossicarvi rinunciando ai vostri gadget almeno durante il weekend - oh, sempre che non dobbiate essere reperibili per lavoro.... Ma facendolo davvero seriamente: buttando "tutto quello che ha un caricatore" nella cara vecchia scatola da scarpe.

L'obiettivo è quello di arrivare a poco a poco - il libro di Sieberg prevede "quattro step" - a una distintossicazione completa: "allungare" insomma l'astinenza dal week end a tutta la settimana. Solo quando sarete arrivati a quota zero - avverte l'e-dietologo - portete lentamente riprendere. Partendo rigorosamente da non più di un'ora al giorno. E soprattutto non tornando mai ai livello di connettività precedente.

Vi viene da sorridere? Siete lì sotto i vostri a e-baffi a sussurrare: "Che sciocchezze"? Ma sì: la risposta è risaputa: è quella che in fondo danno i tossici di ogni vizio. Me la caverò. Anzi me la cavo già: non si chiama multitasking quella qualità tutta contemporanea di fare più cose allo stesso tempo? Parlami: ti ascolto. E scusa se intanto guardo la mail e mando un sms....

E no. Uno studio dell'autorevolissima Stanford University 1 ha dimostrato che il multitasking - alla lunga - è nocivo. Che chi ne fa troppo uso non riesce più a districarsi "tra le informazioni importanti e quelle senza importanza". Anzi spesso finisce per arrivare "alla decisione più irrazionale". Il povero Sieberg, che ha vissuto l'e-besità in prima persona, è arrivato a sentirsi irrimediabilmente condannato dal noto neurologista Richard Restal: perché le "forze digitali" - quasi fossero un esercito di Star Wars - finiscono davvero per "scolpire" il nostro cervello. Esatto: come fa l'esperienza con quello dei bambini. Del resto in quest'e-mondo che ci circonda siamo tutti un po' bambini. Non sarà venuto il momento di (e)crescere?


COME CALCOLARE LA DIETA DIGITALE1) Per ogni telefono non fisso che avete segnate 3 punti
2) Per ogni laptop che possedete segnate 1 punto
3) Per ogni tablet che possedete segnate 2 punti
4) Per ogni e-reader che possedete segnate 1 punto
5) Per ogni servizio di sms che utilizzate segnate 5 punti
6) Per ogni identità che avete online, e che vi richiede un login diverso, segnate 5 punti
7) Per ogni computer da tavolo che possedete segnate 1 punto
8) Per ogni account di posta che utilizzare segnate 2 punti
9) Per ogni macchina digitale che avete segnate 1 punto
10) Per ogni altro gadget che non rientra in queste categorie ma ha bisogno di un caricatore aggiungete 1 punto
11) Per ogni blog che scrivete o su cui commentate aggiungete 2 punti

I RISULTATI
LIVELLO BASSOPunteggio ottenuto: 24 punti o meno
Una dieta digitale può aiutare a ridurre un po' di stress

LIVELLO MEDIOPunteggio ottenuto: 25-35 punti
Una dieta digitale può aiutare a organizzarvi meglio e stare leggermente più in salute

LIVELLO ALTOPunteggio ottenuto: 36 punti o più
Cambiare il livello della vostra dipendenza può davvero cambiare la vostra qualità della vita
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Che altro aggiungere...come sempre nella mia vita mi tocca mettermi a dieta ferrea!!!


M&R

1 commento:

  1. Buongiorno!
    Ahiahaihia... addirittura il mio nome il prima pagina?????? Accidenti sto diventanto famosa :D!!
    Comunque, andiamo per gradi...
    1) La vignetta è a dir poco FANTASTICA!!! ecco, io risponderei allo stesso modo!!!
    2) Ho capito che ti piace il nome MATTEO!!!
    3) Per tutto il resto, come al solito, non ci ho capito un piffero!!
    Ciao ciao. Giulia

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